C.R.A. e Sezione di Nola all'unisono: Trasparenza e Meritocrazia!

Si è conclusa con un applauso sonante la Riunione Tecnica di questa sera, che ha avuto come ospite d'eccezione il Presidente Regionale Virginio Quartuccio affiancato dalla gran parte degli altri componenti del Comitato. Un incontro che ha visto sin da subito protagonista il Presidente C.R.A., introdotto con la solita verve dal padrone di casa, Severino Vitale: "A Virginio e all'intero comitato do il benvenuto in una sezione che da sempre lavora e mira alla crescita dei giovani arbitri, innanzitutto dal punto di vista umano. Ed accogliamo il C.R.A. sostenendo quello che da tempo abbiamo issato come personale stendardo: la meritocrazia e la trasparenza sono e saranno sempre alla base del nostro lavoro, perché questi ragazzi ci guardano, ci stimano e controllano il nostro operato. E noi abbiamo il dovere di alimentare il loro piccolo grande sogno". Parole risuonate come musica all'orecchio del Presidente Virginio Quartuccio, insediatosi il 4 luglio scorso alla guida di questa imperiosa quanto prestigiosa nave chiamata C.R.A.: "Siamo esattamente sulla stessa lunghezza d'onda. Questo C.R.A. si muove sulle orme tracciate dal mio predecessore, Albergo Ramaglia, che in tempi non sospetti ho indicato come persona competente e che mi ha lasciato in eredità una situazione chiara, che però siamo tutti chiamati a migliorare, perché è nella normalità il voler cercare di ottimizzare un lavoro, per quanto già brillante, provando a dare anche un'impronta personale a quello che si va a fare". Prima di entrare nel vivo, Quartuccio ha avuto parole di elogio per il Presidente Severino Vitale e per Carmine Russo: "Avete la fortuna di avere un Presidente che lavora con l'entusiasmo di un ragazzino. Avete l'opportunità di avere dei campi di allenamento su cui esercitarvi, mentre molti vostri colleghi sono ancora costretti a correre per strada. Avete la possibilità di essere guidati da un arbitro di serie A, Carmine, che si dona a voi. Ma che ha avuto alle sue spalle Severino, che prosegue con la stessa passione, quella che ha condotto la sezione sino alla serie A". Sugli intendimenti futuri, Virginio Quartuccio è molto chiaro: "C'è una programmazione e delle regole da rispettare. Arbitri che hanno un certo numero di anni di permanenza devono darsi una mossa, quelli al primo anno devono rendersi conto che noi cerchiamo arbitri già pronti, non alla CAI, ma alla CAN D o addirittura alla CAN PRO. Ed è quello che vogliamo far capire anche agli osservatori. Se c'è un talento, se c'è un arbitro capace di reggere determinate pressioni, che riesce a gestire determinati giocatori, quello deve essere valorizzato, premiato, senza pensarci troppo". Infine una promessa chiara e schietta: "Io ed i miei collaboratori non siamo politicanti, ma arbitri. Ci interessa dare l'opportunità a chi lo merita, a chi si sarà guadagnato sul campo una posizione di vertice". Poi la parola a due dei componenti C.R.A., Mario Pacifico e Ciro Pegno. Il primo ha puntato lo sguardo agli Assistenti: "Nella vostra sezione ci sono ottimi emergenti ed assistenti esperti che compiono con grande professionalità il proprio lavoro. Sono molto contento del gruppo venutosi a creare". Poi parola a Pegno: "Agli osservatori chiedo innanzitutto di leggere il regolamento, di essere affidabili. Non sono la parte meno nobile dell'A.I.A., anzi ne sono la colonna portante. Devono però sentirne il peso, l'importanza. Sono loro a costruire gli arbitri che verranno". Terminata la riunione, spazio al buffet organizzato dalla sezione, con gli ospiti avvicinati ed interrogati dai vari associati, che hanno avuto l'opportunità di approfondire la conoscenza dell'intero C.R.A. Una serata che ha certamente tracciato delle linee importanti per il prosieguo di un campionato ancora all'alba, ma che ha già guadagnato il pieno entusiasmo di tutte le componenti.

                                                             (Un momento della serata)